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FILI

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Sono già partita numerose volte, per destinazioni diverse e soggiorni più o meno lunghi. Ho sempre organizzato i miei viaggi alla cazzo di cane, senza darmi il tempo di far programmi. La voglia di nuovo mi ha logorata ogni giorno della mia vita e ogni volta ho preso un treno, un aereo, una bicicletta prima che di me non ne restasse più nulla, per salvare quel poco che era rimasto e ricostruire qualcos’altro. I miei andarmene sono sempre stati, quindi, dei colpi di testa non premeditati, azioni dettate più dall’istinto che dalla ragione. Necessità, forse. Fatto sta che sono sempre partita senza rimpianti, lasciandomi tutto alle spalle, dimenticandomi di quel che abbandonavo. Fregandomene. Lo ammetto, ho sempre pensato più a me stessa che al resto, che agli altri. Penso sia normale, almeno così me la racconto; comunque sia, sta di fatto che tutto questo andar via mi ha fatto moltissimo bene. A me e, di riflesso, anche alla persone che hanno condiviso e condividono tuttora una buona fetta dei miei giorni. Quindi, zero rimpianti.

Quel che cambia stavolta è che partirò con una certa nostalgia. E’ una sensazione inusuale, una zuppa calda in inverno, un po’ triste e un po’ piacevole. Mi pare che siano più numerose le persone che mi vogliono bene e alle quali un po’ mancherò, e questo mi rincuora ma allo stesso tempo mi fa vacillare. Non penso più solo a me stessa, non questa volta. Penso anche a loro e so che li penserò anche quando sarò dall’altra parte del globo. Non partirò con la valigia vuota.

Mentre sarò lontana qualcuno dovrà decidere cosa fare della propria vita, qualcun altro si ritroverà a dover scegliere tra due auto e qualcun altro ancora continuerà a dare esami. Ci sarà chi avrà problemi di salute e chi si sentirà meglio, chi andrà alla ricerca di una casa e chi una casa la venderà. Ci sarà chi si riempirà di peli bianchi e sentirà la mancanza di tante passeggiate lungo il Sile. E ci sarà chi non dormirà più sul mio letto e riceverà una razione giornaliera ridotta di carezze. Qualcuno come regalo per il suo compleanno riceverà per l’ennesima volta una gallina e qualcuno perderà per strada le proprie nozioni enologiche senza per questo smettere di fare il saccente.. Una mia cara amica continuerà ad essere incinta e quando tornerò sarà… enorme. E bellissima.     Durante questi momenti io non ci sarò. Non posso fare a meno di pensarci. Come le antiche traversate transoceaniche, rimanendo appesa a un filo che mi lega alle persone che sto per lasciare. Un filo che in questo caso però, indipendentemente dalla distanza, non si spezzerà.

 

FILIultima modifica: 2007-12-08T16:35:00+01:00da
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