DEJA’ VU

Oscar Wilde, per bacchettare sulle mani le convinzioni populiste.

Osho, alla scoperta del nostro io smarrito. Perchè la vita è così semplice, se sai quelle tre quattro verità.

Gandhi e Madre Teresa, per ingrassare il nostro animo magnanimo e saziare la nostra fame di compassione.

Einstein e Charlie Chaplin, perchè loro l’hanno sempre saputa più lunga degli altri.

Bertold Brecht, Pavese, Pier Vittorio Tondelli, per distinguerci dalla massa. Ma con eleganza.

Musicisti vari, per raccontare dei nostri cuori sfibrati, di tutto l’amore che avremmo da dare, delle ingiustizie e delle incomprensioni che ci pesano sul groppone.

Kurt Cobain e qualche altro maledetto(in particolare), per la diversità che ci condanna, perchè noi non siamo gli altri, perchè schifiamo e soffriamo e viviamo come un diritto-fondamentale-negato il fatto che nessuno ci capisca.

Attori vari, perchè la vita è una finzione e chi recita per lavoro lo sa un po’ meglio di chi recita senza rendersene conto.

Citazioni, poesie, aforismi, strofe di canzoni. Lasciamo che siano gli altri a dire quello che avremmo voluto, tutto quello che non siamo riusciti. Pensieri concepiti che però non sono mai venuti alla luce. Poi un giorno leggiamo una frase su un libro ed ecco il bagliore. Nel momento in cui ci entra in testa diventa improvvisamente familiare, nostra. Come una consapevolezza disotterrata dal nostro inconscio. Che era lì, nascosta, ma c’era. Sottoforma di sensazione magari, ma c’era.          Come un dèjà vu.       E quindi ci sentiamo un po’ come le persone che citiamo, accumunati da pensieri importanti che entrambi abbiamo avuto.

Solo che i dèjà vu non sono ricordi reali, sono solo inganni emozionali. Chi ha un dèjà vu ha la sensazione di aver già vissuto un determinato momento(o parallelamente, creato un determinato pensiero) perchè suscita determinate emozioni vissute in precedenza. Sono le emozioni che abbiamo già vissuto e non l’esperienza in sè.

Quindi non sono i pensieri ad accomunarci ai grandi personaggi che sfoggiamo nei social networks ma le emozioni. E mentre i grandi pensieri generalmente possono essere concepiti solo da grandi menti, le emozioni, al contrario, appartengono a chiunque.

E ci accumunano a tutti gli altri. Agli stupidi e ai geniali, ai coraggiosi e ai codardi, agli anticonformisti e ai banali. A chi stimiamo e a chi schifiamo.

Bisognerebbe citare con prudenza e soprattutto con parsimonia. Il rischio è che quella frase che ci fa provare così tanto e che ci fa sentire così speciali possa far provare lo stesso a milioni di altri. Che si crederanno speciali quanto noi. E un po’ più simili a noi, nella nostra specialità.

 

 

 

DEJA’ VUultima modifica: 2015-10-22T13:22:02+02:00da betterbequiet
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