BUONIZZAMI

Capita di incrociare persone spigolose e ruvide.   Poco pietose.          False.       Provocatrici.              Ca-u-sti-che.       Schifosamente avide.      A volte semplicemente cattive. Altre volte troppo prese da se stesse o dai propri ideali.

Poi un giorno queste persone si ammalano, si schiantano contro un platano, scoppiano di proiettili, inghiottono più acqua del dovuto, stramazzano di droghe, cedono al peso della propria mortalità.    Muoiono.

Una foto ordinaria al cimitero. I fiori di plastica che durano anni. I ricordi di chi li conosceva, più o meno di striscio.    Ed ecco le frasi di circostanza che ne arrotondano gli spigoli e ne minizzano il veleno.   Un velo pietoso di parole che sembra voler proteggere ma che solo censura.    Una vendetta post mortem.

Il buonismo.

Pasolini era un vinaccio, di quelli dal tenore alcolico elevato. Complesso e strutturato. A modo suo armonioso.      Bastardo, che ti incantava con la sua melodia di profumi e i suoi riflessi di sangue e tu ti lasciavi andare. Solo che poi arrivavano immancabili quelle due sberle, che manco la mano callosa di tuo nonno.

Pasolini era un  pezzo di merda, un geniale pezzo di merda. Uno che la bellezza riusciva a coltivarla nell’asfalto delle strade di periferia. Ma anche uno che la bellezza la stuprava e avanti un’altra.

Pasolini è morto quarant’anni fa. E ogni anno muore un po’ di più.

Ai primi di Novembre Pasolini compie la sua via crucis in tv. Ogni programma che lo ricorda è una stazione e una coltellata.            Pasolini giocatore di calcio, Pasolini che respirava i profumi dell’India, Pasolini figlio e fratello, Pasolini friulano, Pasolini poeta romantico.  Il buon Pasolini.

Pasolini il vinaccio pericoloso messo in un pentolone e trasformato in vin brulè.    Addolcito, vinto dalle spezie, bollito fino a fargli perdere tutto l’alcol. Così che tutti lo possano bere.            Pasolini per tutti.

Pasolini buonizzato. Ucciso ogni anno di più, dolcemente.

Maledetti buonisti, che denaturate i ricordi perchè anche gli stomaci più stupidi e incapaci li possano digerire.

E maledetto buonismo, che è come l’inferno. Occhio dunque, comportati bene, che altrimenti quando muori ti buonizzano.

 

BUONIZZAMIultima modifica: 2015-11-21T20:29:15+01:00da betterbequiet
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