QUEL CHE NON

QUEL CHE NON 

Conta ciò che diciamo ma conta anche ciò che non diciamo. Contano le bugie che raccontiamo ma contano anche le verità che omettiamo. Conta ciò che facciamo ma conta forse di più quel che non facciamo. Tutto ci descrive e parla di noi. Nei momenti difficili tutto urla a squarciagola di noi. Ed è inutile allontanarsi, è inutile isolarsi. Non si fugge dalla realtà, come non si fugge dal proprio modo di essere. Fare del bene, fare del male. Non fare nulla. Il male non va mai bene e il bene non va mai male. Ma il nulla? Leggevo un fumetto anni fa, Arthur King, una serie bellissima, durata ovviamente per poco, e mi ricordo ancora questa frase che avevo letto in una delle  prime uscite: ”Ho molta più paura del nulla che del male. Il male lo posso combattere. Il nulla no.”

Sono poche le persone davvero cattive, quelle che ci procurano ferite aperte e visibili. Ferite che inverosimilmente sono più facili da curare. Sono tante, invece, le persone egoiste e che se ne fregano, quelle che creano ferite interne, difficili da curare perché invisibili. A volte queste ferite sono così numerose o così grandi da massacrarci internamente. Continuiamo a sanguinare e non ce ne accorgiamo, proviamo solo questo  vago dolore mentre le forze se ne vanno. E non possiamo far niente, non possiamo incolpare nessuno. Il nulla non si combatte perché il nulla non c’è. Anche se a volte fa più male del male.

Abbiamo più cicatrici dentro di noi che sulla nostra pelle. Come un messaggio in braille che ci racconta. Per riuscire a leggerlo dovremmo prima affinare la nostra sensibilità.

QUEL CHE NONultima modifica: 2007-11-26T21:45:00+01:00da betterbequiet
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