ORMAI DICEMBRE

ORMAI DICEMBRE 

 

 

Fine novembre. Gli alberi di cachi con quei frutti arancione ancora avidamente attaccati; alberi di Natale al naturale. Le ultime gocce di sudore che il sole strappa alla pelle; e la prima pugnalata di aria gelida che trafigge i polmoni. Il sole splende basso, affaticato dall’estate; il buio cala precoce e farsene una ragione è ancora dura. Le auto appena accese fumano e rombano come trattori; le loro luci bianche e rosse inteneriscono l’asfalto nero delle strade. Nelle vetrine fiocca la prima neve artificiale; le commesse maledicono le festività per i turni di lavoro sempre più lunghi. Gli alberi ormai calvi; si potrebbe parlare di alopecia arborea. Sui marciapiedi le foglie secche gracchiano al posto delle rane; nei fossi gli ultimi sussurri. Gli orsi sbadigliano e mirano il cielo; i cacciatori mandano in letargo animali che preferirebbero rimanere svegli. Il tè caldo soppianta quello freddo; e il vino rosso riempie più bicchieri del bianco. I maglioni a collo alto ci fanno tirare un sospiro di sollievo appena usciamo; ma ci fanno poi imprecare una volta dentro il centro commerciale. Qualcuno già pensa ai regali e a dove trascorrere il Capodanno; qualcun altro cerca disperatamente di non pensare affatto. I primi babbi di Natale si aggrappano ai davanzali delle case imbandite; qualche giustiziere dalla strada li prende a fucilate scambiandoli per ladri. La musica folk scandisce il ritmo di queste giornate rallentate; le note rapiscono i pensieri portandoli ovunque. La pioggia penetra fino alle ossa; e non asciuga più. Malinconia e nostalgia regnano sovrane; almeno finchè lo scazzo natalizio non le vincerà venti a zero.

Dio grazie che me ne vado prima che il Natale esploda come una bomba atomica.

ORMAI DICEMBREultima modifica: 2007-11-30T19:15:00+01:00da betterbequiet
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