CHILOMETRI

CHILOMETRI 

Lasciare la grande citta`, il rumore e l`infinita` di particolari per trasferirsi in un piccolo paesino bigotto a uno sputo dall`oceano. In cui riesco finalmente a farmi una gran dormita e a farmi rimettere a nuovo la bicicletta malandata. E da cui non vedo l`ora di ripartire.

PARAPARAUMU – BULLS  108KM           Me la prendo con comodo, dicono che oggi piovera`. Tanto vale partire con tranquillita`, con la colazione gia` metabolizzata, che affrontare una lunga giornata con un nodo di fretta alla gola. Filo via veloce, perdo una scarpa per strada e torno indietro di 2 km, tirando giu` valanghe di madonne, poverine. Riparto. In tre ore e mezza arrivo a Foxton che e` posticino in cui la gente non si e` ancora perfettamente abituata ai turisti e dove un grande-grosso-et-grasso mulino a vento continua a girare da anni per non si sa bene quale motivo. Entro al supermercato e mi rifornisco di frutta e verdura. Peeesanti. MA. Heeealthy. Dopo numerosi esperimenti credo infatti d`aver trovato la dieta-del-ciclista ideale. COLAZIONE: muesly-ricetta-personale con latte e miele. DURANTE LA PEDALATA: barretta da un milione di dollari One Meal Square e una banana o due. Pausa caffe`latte al bar. POMERIGGIO: macedonia con miele. CENA: abbondanti verdure saltate in padella con petto di pollo o pesce. Olio extra vergine di oliva, prezioso come l`oro. Bicchiere di latte prima di andare  a letto. Magari anche due biscotti. Livello di energie costante e tempi di recupero brevi.   Quando riparto da Foxton, carica come un mulo, comincia a piovere. Sempre piu` forte, progressivamente. Durante gli ultimi 10 km piu` che una bici mi pare di mandare avanti un pedalo`. Arrivo al mio Holiday Park in condizioni miserevoli. Ho la faccia stravolta dalla stanchezza, sono completamente fradicia e infreddolita e, last but not least, devo puzzare come un orso siberiano. Ci sono orsi in Siberia? Vabbe`. Cazzo di posto che e` questo, mi mette una gran tristezza. Tutti i motels e gli Holiday`s Parks sono uguali. Parcheggiati lungo statali trafficate, in posti grigi e anonimi. Troppo grandi per le poche persone che vi si fermano. Sporchi, vecchi e impregnati di un persistente odore di stantio. In questo poi la cucina manca anche dello stretto necessario. Non si trova un coltello, una tazza, un bicchiere. Manco il sale, cazzo. Per una volta mi congratulo con me stessa per essere perfettamente attrezzata per ogni emergenza. Se non lo fossi stata stasera mi sarebbe toccata una cena tristissima, vittima di troppi compromessi e rinunce. Invece cosi` consumo un pasto degno di questo nome. E rimedio anche un buon bicchiere di vino da un gruppo di danesi simpatici. Prima di riuscire a filare  a letto mi tocca sorbirmi il resoconto di un cicloturista inglese logorroico e superprofessionale. Lo congedo con un “scusa ma sono esausta e davvero non ce la faccio piu` ad ascoltarti”. Non lo avrei retto un minuto di piu` nemmeno se non fossi stata cosi` stanca. Mi addormento alle 22 e mi sveglio alle 8. Dormo 10 enormi ore. Ne avevo proprio bisogno. Oggi ho percorso la distanza piu` lunga di tutta la mia vita ciclistica.    Il giorno dopo mi aspettano altri 50km, meta` strada ma dura, proprio dura e tapezzata di salite spremisudore. Arrivo a Wanganui sfinita e affamatissima. Trovo il mio backpackers subito perche` quando sono cosi` stanca il mio stupido senso dell`orientamento si trasforma in un perfetto GPS. Miracoli della fatica. Wanganui mi piace, e` una bella cittadina collinosa. L`unica cosa che manca in questo posto e` un Cafe` dove avere un buon pasto e una buona fetta di torta davvero. Sono entrata in ogni Cafe` della citta` e in ognuno ho trovato soltanto tristi dolci imprigionati dietro na vetrina al neon.

Tra tutti ho scelto il meno peggio.

CHILOMETRIultima modifica: 2008-02-13T22:30:00+01:00da betterbequiet
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