AVANTI SAVOIA

AVANTI SAVOIA 

Sono felice? Se qualcuno mi chiedesse se sono felice, cosa risponderei? Probabilmente ci girerei attorno per evitare la risposta. La verita` e` che e` ancora troppo presto per avere una visione onesta di questa seconda parte di viaggio. Mentre scrivo ho qualche linea di febbre, una tosse micidiale e un mal di gola non troppo aggressivo. Ieri ho pedalato 80 km, interamente controvento, per approdare in questa sorta di Jesolo australe, Byron Bay, un paesetto  commercialmente spacciato per rifugio hippie che in verita` e` soltanto un grande mercato di vestiti alla moda e fighetti abbronzati e spocchiosi. Le spiagge sono bellissime, il cibo fantastico ma tutto costa troppo e ovunque c`e` troppa gente e troppo rumore. La maleducazione regna sovrana. L`egoismo le contende la corona. Sui giovani d`oggi ci scatarro su, perfetta colonna sonora. Non mi piace questo, gran parte delle persone che ci sono state prima di me me l`hanno descritto come un paradiso giovanile e alternativo. Sul giovanile concordo, sull`alternativo ho i miei seri, fondati dubbi. Almeno a Jesolo parlano in italiano…

A Brisbane ci ho trascorso tre giorni infernali. Nel traffico, nella mancanza di organizzazione, nel non riuscire a portare a termine nulla, nell`aria condizionata mortale. Eccola qua, la nemica di tutti i deboli e medi di salute. La dannazione di ogni organizzazione respiratoria. La vita commerciale e shoppistica di Brisbane non si sviluppa lungo le vie ma generalmente dentro gli infiniti centri commerciali che germogliano come l`erba gramigna in citta`. In strada si gira con la maglia zeppa di sudore.  MA.  NEI CENTRI COMMERCIALI.   QUEL SUDORE TI SI CONGELA ADDOSSO.   A mie spese ho imparato che bisogna sempre portarsi appresso almeno una felpa quando si ha intenzione di avventurarsi in  questi polo nord nel deserto. Secondo, mai consumare un pasto all`interno dei medesimi ne` metterci piede a stomaco pieno. La pena la potete immaginare da voi. Venti motivi per schifare Brisbane: il traffico micidiale, umano e automobilistico, intendo. la mancanza di cortesia, generalmente parlando. I ragni, numerosissimi e orribili. La disorganizzazione dei vari centri turistici. Gli ostelli penosi e costosi. E un`altra quindicina di ragioni che ora mi sfuggono. Dovevo spedire la mia valigia a Melbourne ma, per qualche strano motivo tutti gli uffici postali della citta` erano chiusi. Ho dovuto lasciarla nelle mani, assieme a 50 dollari, di una coreana simpatica che soggiornava nel mio ostello. Dovrebbe spedirmela lei, se dio vuole…  

Ho iniziato il mio viaggio in bici due giorni fa. Ho fatto sosta il primo giorno a Coolangatta e il secondo qua, a Byron Bay. Posti meravigliosi, spiagge ammazzafiato, oceano e cielo blu. Soooleee. Potente. Ma voglio dire, arrivando dalla Nuova Zelanda tutta sta bellezza non mi spaventa di certo. Ho visto ben altro. Quello che davvero mi spaventa e` un`altra listarella di motivi: primo, non si riesce a trovare una guida ciclistica del Paese ne` una cartina stradale dettagliata, il che vi assicuro complica notevolmente la vita del ciclista. Secondo, mancano completamente le indicazioni stradali, non si trova nemmeno un cartello indicante il nome della citta` che stai attraversando. Per cui tu arrivi in un qualche centro abitato senza sapere esattamente dove sei e ogni volta ti tocca fermare un qualche fortunato passante e rivolgergli l`imbarazzante domanda ” sorry, what`s the name of this place..?”. Terzo, ogni posto e` troppo turistico lungo la costa e i viaggiatori che vi soggiornano per un po` sono ragazzini modaioli e surfisti cafoni. E` impossibile far amicizia con alcuno di loro perche` ovviamente nessuno viaggia da solo e cose del genere. Negli ostelli ti fanno pagare un sacco, ti trattano come auto da rottamare e fanno uno piu` schifo dell`altro. Quarto, mi sono resa conto che avro` il vento contro durante tutto il mio percorso ciclistico. Quinto, sono tanto stanca. proprio tanto sapete. Di lottare ogni giorno, di rischiare la pellaccia ogni volta che mi metto in strada perche` la maggior parte dei guidatori non ha alcun ripetto per il tuo misero mezzo. Sono stanca di trascorrere tutto il tempo da sola, di dovermi arrangiare anche quando mi ammalo, di stare attenta a tutto, di stremarmi di fatica, di alzarmi ogni mattina alle 5 per evitare il caldo. Il ginocchio destro mi fa un male cane, prendetela come una confidenza, e mi preoccupa seriamente. Avrei tanta voglia di fermarmi, fermarmi in un qualsiasi posto dove non ci sia troppa confusione, dove possa dormire in un letto comodo, senza dividere la stanza con gente senza alcun rispetto che ti accende la luce in faccia anche dopo mezzanotte. Nessuno ti rispetta se prima non gli rompi il culo e li minacci. Ecco, vorrei semplicemente fermarmi e lasciar passare il tempo senza far nulla. Sono cosi` stanca, per dio, cosi` dannatamente stanca. Ma poi mi dico che ormai sono qua, che devo andare avanti. Chi si ferma e` perduto. Allora su, alzati dal letto, studia cartina e lonely planet, cerca in internet, programma un percorso, trova una sistemazione, prenota. Un`altra busta di Tachipirina. A quanto pare i miei viaggi iniziano sempre cosi`, con una dose di Tachipirina. Spero sia di buon aspicio. In Nuova Zelanda lo e` stata.

Vi faccio un`altra confidenza. La Nuova Zelanda mi manca come l`aria e penso di aver questa tosse e questo raffreddore perche` senza di lei faccio fatico a respirare.

AVANTI SAVOIAultima modifica: 2008-03-10T07:35:00+01:00da betterbequiet
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