DAYTRIPPER

DAYTRIPPER 

Da dove comincio? Oddio ci sono cosi` tante cose che vorrei vedere, che vorrei fare. Faccio colazione, una doccia anti-rincoglionimento, indosso il mio vestitino pro-freschezza e trascorro un`oretta buona con la testa chinata sulla lonely planet. Cerco di decidere cosa e come. Guardo fuori dalla finestra, ingoio una gran sorsata d`aria, espiro per una mezz`ora. Non ho deciso nulla, tanto vale partire alla cieca, scegliere sul momento. Arrivo alla stazione della metro, compro un daytripper, biglietto valido tutto il giorno, corse illimitate. Mi mummifico davanti a una collezione infinita di itinerari turistici ed attrazioni locali. Non ce la faro` mai… Dopo circa due mesi e mezzo mi si avvicina uno della sorveglianza per chiedermi se ho bisogno di una mano( e probabilmente per verificare se sono ancora viva). Sfoggio il mio sorriso piu` autoironico e gli dico che ho la situazione perfettamente sottocontrollo e che si tratta solamente di spendere ancora qualche ora per trovare una destinazione adatta. Chiudo gli occhi, agito un pochino la testa e li riapro di colpo. Il mio sguardo si posa sulla locandina del Wild Life World, un microcosmo di bestiaccie piu` o meno buone. Ok, metro per Central, seguire prima Kent st, poi Market st, infine Darling Harbour. Piccola nota: se dopo questo post non avrete piu` notizie dalla sottoscritta sappiate che il motivo e` molto semplice. Saro` in una prigione australiana, accusata di aver messo fine all`inutile esistenza di questa impiegata cretina che gestisce l`internet point. Da un`ora non fa che saltare e cantare e sorridermi entusiasta sulle note di uno stracazzo di album della Madonna anni `80. A palla. Il Wildworld mi piace a manetta. Ci gironzolo per un paio d`ore, mi guardo i serpenti piu` velenosi del continente strisciare ammattiti contro la vetrata che li separa dai flash di entusiasti papa`. Mi sgammo anche i ragni piu` pelosi e viscidi del pianeta. Li osservo schifata e intimidita ma li osservo. Me li studio pure. Per autodifesa. Il piu` pericoloso e` il Sydney Fune(ra)l Web, una cosetta di 3-4 centimetri, tutta nera e cattiva. Ma il piu` velenoso in assoluto e` il Deadly Long Legs. Sapete com`e` fatto? Beh facile; avete presente i soliti ragni che si trovano ad ogni angolo di stanza, quelli innocenti con il corpo a pallina e le zampe lunghe  e sottili? Ecco. Quelli sono potenzialmente i ragni piu` velenosi al mondo. Dico potenzialmente perche` in verita` sono troppo deboli per riuscire a  iniettare il veleno in un qualsiasi essere umano. Inoltre quelli presenti in Australia non appartengono alla stessa razza di quelli presenti da noi che sono invece del tutto innocui. Pensare che ne ho visto uno qua proprio l`altro giorno e che mi sono anche intenerita nel vederlo. Toh, mi sono detta, un ragnetto familiare ed innocente, che piacere incontrarti. Ecco, mai fidarsi. Passo in rassegna varani, pappagallini stronzi, topolini e insetti enormi supermimetizzanti. Una signorina sorridente me ne porge uno, vuole che lo faccia camminare sul mio braccio. Una cosa verde, lunga una ventina di centimetri. La guardo disgustata. Manco morta. In compenso mi accarezzo un pitone. I serpenti non mi fanno paura. Gli stringo un po` la pancia per farlo muovere ma la bestia non mi degna. Ma siamo sicuri che non e` di plastica?, chiedo all`addetta-al-pitone. Ma no, questo serpente e` naturalmente estremamente tranquillo e rincoglionito. Deve proprio divertirsi una cifra durante la sua inferma vita, penso tra di me. Bella pelle, pero`. Il meglio me lo lascio per ultimo. Canguretti e koala. Entrambi non fanno che grattarsi e dormire. Bella vita pure la vostra, ripenso tra di me. Esco alla luce del sole, finalmente un po` di calore dopo tanta cazzo di aria condizionata. E adesso? Vedo un monorail, un trenino sospeso su una monorotaia che sembra aggirarsi tra le vie del centro. Carino, ci salto su e mi becco due giri completi. Poco prima di intraprendere il terzo imbarazzante giro scendo a Convention, mi infilo in un tram e sbarco alla fermata di Fish market. Ho letto che tutto il pescato della zona confluisce in questo grosso mercato e che qua si puo` mangiare pesce freschissimo e sushi squisito. beh, questo posto e` davvero una figata. Banconi enormi di gamberoni e ostriche di tutti i tipi. Non ho mai pensato in vita mia che esistessero tanti tipi di ostriche. Gente che gira tra le cassette piene di ghiaccio, l`aria che odora di fritto, di mare, di agrumi e di fame. Puoi scegliere quello che vuoi. Calamari sale e pepe, dentici fritti interi, fish & chips, filetti di salmone e di tonno, spiedini di gamberoni, gamberoni glassati nel miele e fritti in olio di sesamo, polpi alla griglia, sushi, sashimi, insalata di alghe, ostriche al forno ricoperte di formaggio o di bacon (oltraggio al buongusto!), pesce crudo, pesce vivo, pesce morto, pesce in coma. Io mi mangio un po` di tutto tranne le ostriche. Sono molto tentata di beccarmene una mezza dozzina crude con il succo di limone ma se poi mi fanno male, che faccio? Non posso rischiare nulla, sono stata male abbastanza. Meglio evitare ogni possibile pericolo. In compenso trovo un bancone fantastico in cui sono esposti almeno un centinaio di formaggi diversi. Cerco quelli francesi e ne trovo uno dall`aspetto irresistibile. Lo voglio. 149 dollari al chilo. Me ne dia un pezzettino proprio. Un etto e qualcosa. 17 dollari. Nel banco di fianco vendono pane fresco. Una mezza baguette, please. Un dollaro. Con 18 dollari, 11 euro, rimedio due fantastiche cene. Il formaggio l`ho assaggiato prima di venire qua e devo dire che quei 17 dollari li vale tutti. Esco felice e sazia dal mio fish market. Vorrei vivere a Sydney soltanto per poter venire in questo posto ogni giorno. Mangiare un boccone e portarmi a casa il mio pacchetto di pesce appena pescato. Non sarebbe meraviglioso? Risalto sul tram, in questa citta` la rete di trasporti e` davvero ben organizzata ed efficiente, stavolta scendo nella grande Chinatown per andarmi a vedere il Paddington Market. Una distesa infinita di bancarelle piene zeppe di cineserie. Una sorta di Camden road un po` meno british e alternativa. Ma pur sempre enorme. Non si esce mai a mani vuote da questi posti. Mai. Io mi porto a casa un paio di occhiali da sole per la fantastica cifra di 5$ e un paio di mutante cretine per 4$. Giro un po` per le strade del quartiere orientale. Ovunque non ci sono che ristoranti economici, dove servono milioni di cose diverse. Sempre le stesse. In mezzo a una grande via qualcuno protesta per le torture a cui si viene sottoposti nelle carceri cinesi. Diversi cartelloni elencano e descrivono queste angherie. Ne guardo un paio, poi scappo perche` gia` mi sento mancare. Non vi diro` quello che ho letto e quello che ho visto, sappiate soltanto che il governo(o dittatura?) cinese e` capace di atrocita` che nemmeno la mente piu` perversa riuscirebbe ad immaginare. Sono stanca e dolorante, tempo di tornare a casa. Mi dirigo verso la stazione della metro piu` vicina. E` facile, non serve nemmeno consultare la cartina, basta seguire il flusso umano. Le stazioni sono le mete principali di ogni moltitudine. Mi riposo, mi lavo, mangio un boccone, aggiorno il mio blog e. E poi magari una passeggiatina in Oxford st.   Come cantavano i Police, tomorrow`s another day…

DAYTRIPPERultima modifica: 2008-03-20T10:10:00+01:00da betterbequiet
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