ROGER BALLEN

ROGER BALLEN

 

All`Art Gallery di Perth e` attualmente allestita una mostra fotografica di notevole spessore. Quasi un centinaio di opere di un artista a me prima sconosciuto. Roger Ballen.    Precisazione. Io non so nulla di arte, sono una completa ignorante. Il mio e` un approccio piuttosto istintivo e grossolano a qualcosa che spesso mi piace, mi attrae o che in qualche modo mi riflette. Non ho preferenze di stili o di epoche, di artisti o movimenti. Qualcosa mi piace, qualcos`altro no. Cosi`, a pelle, molto semplicemente.   Delle foto di Ballen mi sono innamorata a prima vista. Ne ho intraviste alcune ieri, durante la mia prima visita all`Art Gallery, ma essendoci arrivata quasi all`ora di chiusura, ho completato la visita il giorno seguente. Cioe` oggi. Mi sono armata di carta, matita, tempo e curiosita`. E via, a sfamare gli occhi e il cuore.

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Se ne avete voglia, cosi` tanto per capire meglio di cosa sto parlando, date un`occhiata al suo sito(www.rogerballen.com, in particolare alla sezione riguardante la image gallery, platteland). Ballen e` nato a New York ma ha trascorso gran parte della sua vita in sud-Africa, dove ha ritratto prevalentemente paesaggi e persone. Scopo delle sue fotografie quello di documentare un mondo in un mondo, un`apparenza che racchiude in se` dell`immaginario.   Le foto che mi attraggono di piu` sono i vari portraits. Ogni opera non rappresenta una natura sociale ma psicologica. Ballen infatti vede ogni soggetto come parte di se stesso e della  propria condizione umana. Non un fenomeno sociale ma uno spazio della mente. Un`espressione, uno scavo interiore, un`estrapolazione.    Molti dei soggetti ritratti sono dei freaks, non gli stessi freaks eclatanti e sconvolgenti di Diane Arbus, ma soltanto persone che il nostro stereotipo culturale definirebbe “diverse”. Persone con qualcosa di strano nello sguardo, persone che sembrano appartenere a un altro mondo. Quel mondo immaginario inglobato dal mondo apparente, per l`appunto. Quel mondo che crediamo lontano ma che invece e` soltanto profondo.Click screen to close

Persone dalla bellezza “particolare”. La miseria, l`apparente bruttezza, l`inevitabile isolamento. Out of the society. La mancata appartenenza al comune stereotipo di uomo-donna medio/a li rende diversiNella stragrande maggiornaza dei casi tale diversita provoca sofferenza. ” Much of the difficulty people have with material is because they cling to a notion of civilisation and humanity that is fundamentally restricted and artificial”. Non si va mai oltre cio` che si vuol vedere.

E come vivono questi soggetti ritratti la propria condizione? Fondamentalmente con rassegnazione.  Alcuni, come i gemelli Cosie and  Dresie(nella prima foto), hanno sguardi severi, lontani, indifferenti. Ma dietro a un`apparente ostilita` si nasconde invece tanta diffidenza per essere stati feriti numerose volte, per non riuscire a comprendere il perche` dell`attenzione rivoltagli dal fotografo.  Vien da chiedersi se si sentano effettivamente diversi o se vedano negli altri una diversita`, perche molti tra loro probabilmente non conoscono altra vita diversa da quella che hanno sempre vissuto. Perche` mi fotografi?

Ballen mi piace perche` riesce a vedere in tale diversita` una forma alternativa di bellezza, un pregio che in pochi hanno la sensibilita` di cogliere. Preziosa, in quanto rara e difficile da trovare. Alcune delle persone ritratte sono di una bellezza “intrinseca” davvero disarmante. Nemmeno loro si accorgono di quanto sono potenzialmente belli, e cio` li rende ancora piu` belli. Vivono, amano a modo loro. Ignari di tutto.

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 Tutto questo fa di loro persone incredibilmente autentiche perche` non si nascondono dietro alcuna posa, non pretendono di essere differenti da cio` che  sono. Accettano la  propria condizione, vedono cio` che vedono e sognano le  cose piu` grandi. Quando finalmente sorridono, quando finalmente si fidano, i loro sorrisi sono talmente trasparenti e profondi da commuovere.

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Nelle loro faccie, nei lineamenti stessi e nella loro naturale espressione, a volte, sembra esser scritto il loro destino. Un lavoro, una vita. 

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The Sergeant F of Bruin prison. Una guardia carceraria notoriamente brutale. Cattiveria e maniacalita` scolpite in un viso. Il mondo non puo`, non DEVE essere diverso da quello che conosce e percepisce.

Non e` la diversita` a rendere un uomo buono o cattivo. Bonta` e cattiveria sono caratteristiche innate che dipendono dalla natura profonda dell`individuo stesso. Sia esso un freak o uno stereotipato, una persona apparentemente bellissima o una persona apparentemente bruttissima.

Tutto cio` che e` oltre.

ROGER BALLENultima modifica: 2008-04-29T08:15:00+02:00da betterbequiet
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