TROPPO “ON”, NON ABBASTANZA “OFF”

TROPPO “ON”, NON ABBASTANZA “OFF”

Non riuscire a dormire per la tensione nervosa che ti spalanca gli occhi come una pazzia.

Non riuscire a dormire per un volo che vorresti prenotare ogni giorno ma che poi guardi e basta rimandando all’indomani l’ardua decisione. Partire è così difficile quando non vorresti che un motivo per rimanere.

Non riuscire a dormire per una canzone che non vorresti mai smettere di ascoltare.

Non riuscire a dormire per il mal di ossa che ti tiene compagnia e che non la finisce più di raccontarti le sue croci.

Non riuscire a dormire per tutti quei desideri che, come cerchi nell’acqua, s’allargano e scompaiono .

Non riuscire a dormire per percepire quei piccoli rumori piacevoli che animano la notte. Un cane che si gratta un orecchio, una fibra di legno che salta, un’auto che segue l’asfalto, il mio respiro deviato, l’elettricità statica del silenzio.

Non riuscire a dormire per tutte le cose che vorresti far sapere ma che sai ti terrai per te, come sempre.

Non riuscire a dormire per stilare un elenco delle cose che dovresti ma non hai voglia di fare ripromettendoti che da domani si comincia, da domani sarai una persona nuova, da domani sarai brava e diligente, da domani guarderai dritto negli occhi e stringerai forte le mani. Da domani saluterai per prima e ti alzerai presto la mattina. Da domani.

Non riuscire a dormire per scomporre e analizzare ogni momento interessante della giornata e rodersi di rimorsi.

Non riuscire a dormire per partorire idee stupide che in questo mondo non se la sapranno mai cavare da sole.

Non riuscire a dormire per cercare nel buio un’illuminazione.

Non riuscire a dormire. E desiderare soltanto che questo sonno del cazzo venga a prendersi tutti i tuoi pensieri e se li porti via con sè, lontano dalla tua testa, lontano da questo mondo, lontano. Lontano.

  http://www.youtube.com/watch?v=NCANOaY-YJ0&feature=related