EXPECTATIONS
04 MAGGIO
Un viaggiatore solitario non nutre aspettative. Non si aspetta trattamenti di favore o gentilezze gratuite in un posto sconosciuto, tra gente sconosciuta. Per il semplice motivo che è impossibile aspettarsi alcunchè da ciò che ci è ignoto.
Così quando qualcuno è gentile con te, quando una persona che non sa nulla di te ti regala un sorriso, un saluto o cerca di aiutarti indicandoti un strada, beh, la felicità ti piove addosso come manna dal cielo. Inaspettata e preziosa.
A volte penso che se non conoscessi nessuno non nutrirei mai alcuna aspettativa e non verrei mai delusa dalle persone. Dovrei continuare a viaggiare senza mai fermarmi e potrei anche farlo se sapessi bastarmi. Ma non mi basto.
Mi chiedono spesso perchè parto, perchè faccio queste cose. E io il perchè non lo so, soltanto scopro alcuni motivi strada facendo o riflettendoci una volta tornata. E uno dei motivi è questo: sottrarmi al peso delle aspettative quotidiane. Quelle che nutro io nei confronti di chi conosco e quelle che nutre chi mi conosce nei miei di confronti.