I’M SHOPPING IN THE RAIN

 

E intanto i giorni passano. I capelli crescono. E i soldi salutano. Domanda. Qual è il modo migliore di trascorrere una fredda giornata piovosa in una città straripante di bei negozi? Eh già. Scialacquando i propri averi in vestiti e accessori. Ci incamminiamo in tarda mattinata alla volta di Fillmore, un quartiere boutique, nel senso che è così carino e curato che anche a camminare lungo i marciapiedi si ha la sensazione di stare dentro a un negozio. Le ricche case accomodate su una morbida collina che domina l’intera città, le strade pulite e le vetrine imbandite di articoli ricercati e quasi sempre costosi. E’ bello anche soltanto entrare a dare un’occhiata commentando a bassa voce le cose più belle o quelle più strane. O fermarsi a mangiare un sandwich troppo grande in un bistrot dove tutto è buonissimo e tutti sono educatissimi, tranne i camerieri, troppo frustrati dal salario basso e dall’affitto alto da pagare a fine mese. Seduta a un tavolo di legno mastico piano il mio pranzo persa a guardare il mondo esterno attraverso una grande vetrata. Frank Sinatra in sottofondo, il traffico lento negli occhi; mi pare di essere in un film in cui però non sono nè interprete nè regista.

Un caffè ghiacciato da bere mentre si lasciano i propri occhi su tutto ciò che vorresti ma che non ti puoi permettere, un sospiro e un altro sorso di questo caffè dolce per mandar giù quel poco di amaro che ti è rimasto in bocca. Oddio, non che una cavolo di copertina di lana all’incredibile prezzo di 400$ mi lasci sto gran amaro… voglio dire, sarà anche bella, avranno usato lana proveniente da una fattoria in cui le pecore vengono ogni giorno massaggiate e spazzolate da una nonnina dalle manine piccole e sapienti. Sarà anche stata fatta da un mega attore hollywoodiano con il solo ausilio di un amo per pescare. Ma per dio… 400$??

Nel pomeriggio ci trasferiamo nuovamente in centro, verso uno shopping più accessibile e corroborante. Inutile dire che presa dall’entusiasmo trascorro beate ore a provare questo e quello e perchè no anche quest’altro. Mi faccio prendere la mano soprattutto perchè trovo un’infinità di pantaloni che mi piacciono e che mi stanno pure bene addosso. Il mio problema infatti è che essendo corta e tozza fatico non poco a trovare pantaloni(pensati per stangone alte e magre) che non mi facciano sembrare ridicola. Si sa, una figa sta bene con qualsiasi cosa indossi, il che la dice lunga riguardo alle mie doti fisiche. Ma qui a San Francisco, dopo tanti anni di non-autostima, mi sento finalmente un po’ più figa del solito. Perchè quasi tutto ciò che provo arricchisce la mia figura. Così lo shopping compulsivo prende il sopravvento ed Helen a un certo punto è costretta a trascinarmi via con la forza da uno dei tanti negozi in cui sto per barattare tre paia di pantaloni con un rene.

Prego la madonna affinchè non piova più, affinchè il bel sole e il cielo blu mi tengano lontana dalla vetrine…

I’M SHOPPING IN THE RAINultima modifica: 2010-05-11T19:26:00+02:00da betterbequiet
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